Dismissione cespiti: le best practices e gli errori più comuni

dismissione cespiti modalità ed errori comuni

Modalità di dismissione dei beni strumentali aziendali ed errori frequenti durante questa operazione.

Una delle fasi più importanti della gestione degli asset aziendali è la dismissione dei cespiti, vale a dire l’alienazione di un bene strumentale che ha concluso, per diversi motivi, la sua vita utile in azienda.

Si tratta di una procedura che non dovrebbe essere complicata, eppure prevede alcuni protocolli molto importanti che, se non osservati, possono determinare errori anche gravi.

Siccome la corretta dismissione dei cespiti è fondamentale anche per la tua azienda, durante questo approfondimento parleremo di questa procedura, delle scorrettezze più frequenti. E, infine, del nostro metodo e di come semplifica l’intera procedura.

Scenari comuni di dismissione di beni strumentali di un’azienda.

dismissione beni strumentali aziendali

Come ti abbiamo appena anticipato, la dismissione di un cespite è la rimozione di un bene strumentale dal Libro dei Cespiti aziendali. Si tratta dunque di una parte essenziale della gestione degli asset della tua azienda.

Con la sua dismissione, il cespite viene distaccato dal processo produttivo dell’impresa.

L’estromissione dei cespiti è una procedura estremamente importante al fine di mantenere il registro degli asset aggiornato (e dunque sempre corretto).

Inoltre, questa operazione è obbligatoria per legge. Dunque è necessario metterla a punto in maniera accurata al fine di evitare sanzioni importanti.

La dismissione di un cespite può rendersi necessaria per quanto riguarda i seguenti scenari principali:

  • Cessazione dell’azienda, quando un bene è completamente ammortizzato e viene ceduto dall’azienda.
  • Rottamazione, nel caso in cui un bene strumentale sia obsoleto e abbia terminato la propria vita utile al processo produttivo aziendale.
  • Vendita del bene con un utile/perdita, in genere perché non più utilizzato dall’impresa o in caso di liquidazione.
  • Circostanze impreviste (la più comune è un furto).

Vediamo allora cosa fare quando ci si trova in una di queste situazioni.

Leggi anche: Cespite, significato e opportunità del corretto trattamento per le PMI

Cosa fare in caso di dismissione dei cespiti?

Se il bene patrimoniale è completamente ammortizzato, allora è necessario svolgere lo storno del fondo di ammortamento relativo a quel determinato asset.

Qualora il cespite non sia stato ancora totalmente ammortizzato e venga venduto, l’azienda guadagna un valore residuo (detto anche valore di recupero) che può configurarsi in un profitto o una perdita. È dunque necessario determinare la plusvalenza o minusvalenza.

La società deve inoltre compilare un verbale di dismissione o una fattura di vendita in base ai casi e aggiornare i Libro dei Cespiti in modo che il bene strumentale risulti ceduto/venduto/eliminato.

Ricorda che ogni operation o problema connesso agli asset aziendali deve essere minuziosamente e puntualmente registrato. Sempre.

Probabilmente sai già quanto sia importante una precisa compilazione del Libro dei Cespiti. Ma, allo stesso modo, dopo la registrazione è essenziale anche una corretta gestione.

Ad esempio, la corretta dismissione è basilare dal punto di vista del mantenimento di uno stato patrimoniale pulito. Infatti garantisce che i saldi registrati dei beni dismessi e gli ammortamenti accumulati riflettano correttamente i beni posseduti da un’azienda.

L’azienda deve quindi concentrarsi su una corretta gestione degli asset anche in caso di dismissione ed evitare gli errori più comuni commessi da tante imprese.

Errori frequenti nella procedura della dismissione cespiti e conseguenze per l’azienda.

Errori dismissione asset aziendali

Prima di leggere questo approfondimento stavi pensando di poter trascurare la procedura di estromissione dei cespiti dalla tua azienda?

Certamente al termine di questa lettura cambierai idea.

Devi sapere che, trascurando la corretta dismissione, avresti commesso uno o più di questi errori (e l’azienda ne avrebbe letteralmente pagato le conseguenze).

Di quali errori parliamo? Ecco i 3 principali:

  • Eliminare i cespiti evitando di compilare il verbale di dismissione
  • Non registrare la dismissione nel Libro Cespiti
  • Vendere i cespiti senza regolare fattura

Tali mancanze sono da evitare come la peste perché possono causare pesanti sanzioni relative ad evasione di imposta.

In caso di controlli da parte degli agenti del fisco, le aziende che non hanno provveduto alla corretta dismissione dei cespiti rischiano multe decisamente salate.

Infatti i beni registrati nel Libro Cespiti, se non correttamente dismessi, dovrebbero trovarsi in sede aziendale.

Secondo l’art.53 del DPR 633/72, che regola le presunzioni di cessione e di acquisto, i beni acquistati, importati o prodotti dall’impresa che non si trovano in una delle sedi aziendali vengono considerati ceduti.

Qualora un cespite non si trovi in azienda e la sua cessione non sia dimostrata dal verbale di dismissione, allora l’impresa viene sanzionata con una multa che va dal 90 al 180% del valore del cespite + IVA.

Leggi anche: Gestione asset aziendali delle banche – Caso studio GGnet

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Noi di GGnet abbiamo la soluzione. Il nostro software di gestione cespiti proprietario ti consente di gestire al meglio ogni problematica/operation correlata ai singoli asset della tua azienda.

Come?

Il software contiene un database in cui il nostro team, dopo aver svolto un preciso inventario e una accurata riconciliazione contabile, registra ogni cespite presente nelle sedi aziendali e ogni dettaglio a esso connesso.

Questo significa che, a seguito della compilazione del Libro Cespiti, formiamo i tuoi dipendenti deputati alla gestione dei cespiti affinché possano sfruttare ogni funzionalità del software.

Tra le varie funzioni, troviamo anche quella di dismissione dei cespiti che ti consente di mettere a punto la dimissione e seguire ogni attività successiva.

Grazie al nostro metodo, di cui puoi leggere ulteriori informazioni qui, la gestione degli asset aziendali diventa semplice, lineare e priva di errori.

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