Registro beni ammortizzabili: cos’è e perché è importante per la tua azienda.
Uno dei principali compiti delle aziende è la compilazione del Libro Cespiti, conosciuto anche come registro dei beni ammortizzabili.
Non a tutti, però, è chiara l’importanza di questo registro e della sua corretta compilazione e gestione.
Anche tu hai diversi dubbi e vorresti avere maggiore consapevolezza a riguardo, in modo da mettere a punto una gestione degli asset aziendali puntuale e a norma?
Sappi che in questo articolo troverai tutto ciò che dovresti sapere sul registro dei cespiti e sui motivi per cui la sua corretta gestione va a pieno vantaggio delle imprese.
Iniziamo subito…
Che cos’è il registro dei beni ammortizzabili?
Il registro dei beni ammortizzabili o Libro dei Cespiti è un registro che contiene informazioni riguardo ogni singolo asset ammortizzabile dalle aziende.
In Italia, i cespiti ammortizzabili sono gli asset che hanno un valore superiore a 516,46€.
Ma quali informazioni dovrebbe registrare un’azienda nel corso della compilazione del Libro Cespiti?
Fondamentalmente, queste:
- Nome assegnato al singolo cespite o, meglio, il codice identificativo univoco
- Anno di acquisto o di acquisizione
- Costo originario dell’asset
- Rivalutazioni o svalutazioni eventuali del costo originario
- Piano di ammortamento
- Quota di ammortamento
- Fondo di ammortamento
- Operation/ problematiche connesse al singolo asset
- Documentazione e dettagli relativi a eventuale dismissione del cespite
Non è semplice compilare e aggiornare tutte queste informazioni.
Ecco perché il nostro software di gestione degli asset proprietario prevede anche la compilazione di campi relativi alla descrizione (accompagnata da fotografia) dell’asset e alla sua localizzazione mediante QR code.
Perché tutte queste attenzioni?
Il motivo è semplice: il codice univoco, la localizzazione e la descrizione con foto costituiscono la carta d’identità dell’asset.
In questo modo, la messa a punto del censimento (anche nel caso di verifiche da parte degli agenti del fisco) si configura come un’operazione rapida e priva di errori.
Niente errori, niente sanzioni.
C’è di più…
Vediamo ora quali sono i motivi per cui il registro dei beni ammortizzabili dovrebbe essere un dovere fondamentale di ogni azienda.
1) La compilazione del Libro Cespiti è obbligatoria per legge.
Ebbene sì: la legge prevede che ogni azienda tenga traccia dei propri asset in un apposito registro, al fine di evitare il più possibile l’evasione fiscale e perseguirne il tentativo.
Le modalità di compilazione non sono specificate, ma una cosa è certa: noi sconsigliamo l’uso di un registro beni ammortizzabili cartaceo o su Excel.
Perché, come puoi ben immaginare, questo metodo presenta un margine di errore elevatissimo.
l’utilizzo di un software di gestione dei cespiti con database non modificabile e con logica di tracciabilità numerica è una scelta nettamente più oculata. E vincente.
In questo modo la gestione e il censimento dei beni patrimoniali dell’azienda saranno più rapidi, puntuali e privi di errori umani.
Leggi anche: Cosa sono i cespiti e quali opportunità offrono se gestiti correttamente
2) Gestire correttamente il registro degli asset consente alle aziende di ammortizzare tutto ciò che è possibile recuperare.
Come hai appena letto, il Libro dei Cespiti tiene conto del piano, della quota e del fondo di ammortamento di ogni singolo asset aziendale.
Svolgere un corretto inventario dei cespiti e un’accurata riconciliazione contabile (necessaria nel 99% dei casi) ti consente di tener traccia di tutti i beni dell’azienda e ammortizzare ogni somma recuperabile.
Generalmente non si parla di piccole somme ma di migliaia o centinaia di migliaia di euro, come puoi leggere nel nostro caso studio relativo alla gestione asset di un noto istituto bancario.
Uno dei principali vantaggi della precisa gestione degli asset è dunque l’ottimizzazione delle finanze… Data anche dallo scongiurare importanti sanzioni da parte degli agenti del fisco.
3) La (corretta) gestione dei beni ammortizzabili evita alle aziende il pagamento di sanzioni per mancata o falsa fatturazione.
Nel corso delle ispezioni e verifiche fiscali, gli agenti del fisco provvedono ad analizzare il Libro dei Cespiti e cercano un effettivo riscontro con i beni presenti in azienda e quelli registrati nel libro degli asset.
Cosa succede se un bene registrato nel Libro non si trova nelle sedi aziendali? E se, invece, gli agenti non hanno riscontro di un bene presente in azienda nel registro dei cespiti?
È presto detto: l’azienda riceve una multa che può andare dal 90 al 180% del valore del cespite + IVA.
Questa sanzione può configurarsi in una grossa perdita, soprattutto se il cespite presenta un grosso valore o se si parla di più di un bene.
Con una puntuale gestione degli asset aziendali è invece possibile mettere a punto un censimento (ovvero la verifica dell’esistenza e della posizione di un asset) preciso e privo di errori.
Leggi anche: Dismissione cespiti: queste le best practices e gli errori più comuni
In conclusione
Il registro dei beni ammortizzabili è un obbligo per le aziende di qualsiasi settore e permette sia di evitare pesanti sanzioni che di ottimizzare le finanze aziendali e la vita utile dei cespiti.
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