Dismissione cespiti

ridare valore agli asset

Quando un bene aziendale non serve più o non è più nelle condizioni di svolgere la funzione per la quale è stato acquistato o è diventato obsoleto per lo standard aziendale non può essere semplicemente buttato. Occorre procedere con la dismissione del cespite registrandola anche sul registro dei beni ammortizzabili o libro cespiti. Questa operazione è estremamente importante perché i beni strumentali sono parte del patrimonio aziendale e, come tali, devono lasciare traccia a livello fiscale.
La dismissione cespiti, o alienazione, è un servizio che offriamo e che prevede lo smaltimento dei beni strumentali che può essere effettuato secondo diverse modalità, dipendenti sia dal tipo di bene che dalle esigenze aziendali.

Quale opzione scegliere per la dismissione cespiti?

A seconda della situazione e del bene la dismissione cespiti può seguire diverse strade:

  • Vendita cespite, quindi con lo scopo di recuperarne il valore di mercato. Si sceglie questa strada quando il bene conserva ancora il suo valore e le sue condizioni d’uso sul mercato nazionale o internazionale. È questo per esempio il caso di automobili o PC obsoleti in Italia, ma ancora funzionanti e adatti a Paesi meno tecnologici.
  • Dismissione sostenibile dei cespiti, secondo le norme vigenti con conferimento a discarica certificata. Questo caso si applica ai beni obsoleti o guasti che non possono pertanto offrire alcun valore né ad altri utilizzatori né in caso di vendita.
  • Rimessa “in circolo”, consegnando il bene ai circuiti di riutilizzo sostenibili e solidali gestiti anche attraverso la collaborazione con organizzazioni No Profit. Questo caso porta in sé non solo un forte ritorno di immagine a livello di brand, ma favorisce anche l’economia circolare che mette in condizione chi riceve il bene dismesso di poter lavorare anche laddove le condizioni siano più complesse o difficoltose.

Grazie alle competenze sviluppate in oltre 30 anni di attività e a partnership virtuose possiamo seguire ogni fase della dismissione cespiti in modo da portare un valore aggiunto all’azienda e, nel caso di donazione cespiti, a chi potrà beneficiarne, il tutto con una riconciliazione contabile precisa e puntuale.